CENTRO DI CRASH VOLVO
Numeri alla mano. Duemila prove di crash in 7 anni di duro lavoro. Sono i risultati del centro per la sicurezza di Volvo a Goteborg, inaugurato appunto nel 2000 ed oggi ad una prima resa dei conti.
Il Volvo Cars Safety Centre è progettato per riprodurre incidenti di diverse tipologie. Il laboratorio dove si svolgono i crash test è composto di due piste, una fissa e una mobile. La pista mobile può essere regolata fino ad un angolo di 90° per permettere test di tutti i tipi, dalla collisione frontale a quella laterale, per ricreare gli impatti tra veicoli ad angolazioni e velocità diverse. La pista fissa è abbastanza lunga da permettere di lanciare le auto fino ad una velocità di 120 km/h. Altrettanto riproducibili altri tipi di test, come ribaltamenti o collisioni con animali o altri oggetti dell'ambiente esterno alla vettura.
Proprio perché lo scontro avviene in una frazione di secondo, per capire come si comporta l’auto in termini di deformazione della carrozzeria e dell’abitacolo, sono fondamentali le riprese video che vengono realizzate con 50 telecamere ad alta velocità in grado di catturare ogni singolo istante dell’impatto. La frazione di secondo in cui avviene il crash è infatti preziosissima per gli ingegneri che la analizzeranno per una settimana intera incrociando migliaia di dati rilevati dai sensori presenti sull'auto e, ovviamente, sul manichino, il cosiddetto dummy che è a sua volta uno strumento di analisi sofisticatissimo (il suo prezzo può raggiungere i 100 mila euro.
Le specifiche di crash richieste da agenzie o enti come EuroNCAP e IIHS rappresentano solo una parte del lavoro svolto dal centro. Volvo Cars realizza infatti crash test addizionali per assicurarsi che la performance dei suoi modelli in caso di collisione sia la migliore possibile.
Durante la fase di progettazione, un nuovo modello Volvo viene sottoposto a non meno di 100-120 prove di crash. "Per offrire auto con una dotazione e caratteristiche di sicurezza di massima qualità, dobbiamo verificare che i sistemi proteggano gli occupanti, qualsiasi sia la loro statura o peso e qualsiasi sia la velocità o il tipo di impatto. E' la possibilità di ricreare incidenti realistici che rende il nostro centro unico", spiega Magnus Krokstrom, senior manager del Volvo Cars Safety Centre.
In totale, all'interno del Safety Centre di Goteborg vengono eseguiti circa 450 crash test l'anno. Da quando il Volvo Cars Safety Centre è stato designato centro d'eccellenza per la ricerca sulla sicurezza nell'ambito di Ford Motor Company, anche altre Case costruttrici facenti parte del gruppo - come Jaguar, Land Rover e Ford - eseguono i loro test nel Safety Centre di Volvo.
Servono cinque giorni per completare un crash test. Di questi, tre sono spesi per la preparazione dell'auto da testare, con l'inserimento dei sensori necessari e l'applicazione di una vernice, generalmente arancione, per evitare i riflessi della carrozzeria durante le riprese.
La fase finale dell'allestimento richiede tutto il giorno prima della prova, con il posizionamento dei sistemi di rilevazione e delle camere. In media e a pieno regime di utilizzo dell'impianto, sono portati a termine due crash test al giorno.
Per i nuovi modelli, le simulazioni computerizzate di incidenti con l'utilizzo di elaboratori di ultima generazione cominciano a circa tre anni e mezzo dalla produzione. I test fisici invece cominciano a circa un anno dal lancio della vettura sul mercato.
Recentemente sono anche iniziati i primi test sui sistemi di sicurezza definiti preventivi, vale a dire quei dispositivi che aiutano ad evitare l'incidente. La conseguente necessità di metodi sperimentali ben più complessi rispetto a quelli utilizzati da Volvo 50 anni fa per i suoi primi crash test, agli albori della ricerca sulla sicurezza - allorché un'auto veniva fatta rotolare giù da una collina per farla scontrare contro un muro di cemento - costituisce una delle sfide più grandi che il Volvo Cars Safety Centre a Goteborg è chiamato ad affrontare.
FONTE: LaRepubblica.it, Omniauto