CRASH TEST DI MONOPATTINI CONTRO AUTOVEICOLI (GUARDA IL VIDEO)
Nel video troverete tre prove di crash di monopattini alla velocità di "soli" 25 km/h contro autoveicoli fermi in diverse angolazioni. Nel dettaglio, nello scenario n. 1 è simulato l'impatto perpendicolare di un monopattino contro il montante centrale di un auto; gli scenari n. 2 e n 3 simulano rispettivamente la svolta a destra e sinistra dell'autoveicolo, con i monopattini che impattano obliquamente contro la porta anteriore.
Ora che avete visto il video, siete ancora così sicuri che non sia necessaria l'obbligatorietà del casco per i conducenti dei monopattini?
I MONOPATTINI IN ITALIA
A giugno 2019 è entrata in vigore la sperimentazione dei veicoli per la micromobilità, ovvero monopattini elettrici, hoverboard, segway e monoruota potevano circolare solo nei Comuni che intendevano avviare la sperimentazione, nelle aree pedonali (ad una velocità non superiore a 6 km/h), nelle piste ciclabili e nelle strade con limite di velocità di 30 km/h (ma non oltre i 20 km/h). Il decreto prevedeva inoltre che a guidarli fossero i maggiorenni, o anche i minorenni se in possesso di patente di categoria AM. Casco e assicurazione non erano obbligatori.
Ora la situazione è cambiata! Dal 1 gennaio 2020, come prevede un emendamento al Codice della strada, i monopattini vengono equiparati alle biciclette e sono utilizzabili in tutti i Comuni d’Italia, anche in quelli che non hanno aderito alla sperimentazione. Cominciamo da una rapida infarinatura sulle regole contenute nel Codice della Strada. Per poter circolare ovunque sia consentito alle bici, quindi su tutte le strade eccetto le autostrade, le extraurbane principali e i marciapiedi, i monopattini elettrici devono essere:
Attenzione! Segway, hoverboard e monowheel NON sono stati compresi tra i dispositivi equiparabili alle biciclette: per essi valgono ancora le regole della sperimentazione che era stata predisposta con un decreto del Ministro Toninelli.
Per guidare un monopattino elettrico non serve la patente, non ci sono tasse da pagare (come il bollo, che invece è previsto per i ciclomotori) e non è necessaria l’assicurazione (sebbene sia consigliabile averne una per gli infortuni del conducente). L’unica differenza rispetto ai velocipedi è che con i monopattini elettrici non è permesso il trasporto di passeggeri o cose e non sono possibili forme di traino. Per essere in regola, i monopattini elettrici devono avere:
- un segnalatore acustico (il più comune, il campanello);
- un set di luci, in particolare una luce rossa posteriore.
Chi li guida, inoltre, nelle ore notturne dovrà indossare un giubbotto o delle bretelle riflettenti. Il casco invece non è obbligatorio, sebbene sia da più parti suggerito.
I PROBLEMI:
Un monopattino elettrico (e non solo) con motore fino a 500 Watt può raggiungere anche i 30 chilometri l’ora di velocità. Ad esempio, lo Xiaomi M365 è stato, e per certi versi è ancora, la miglior scelta tra i monopattini elettrici: dalla sua ha la potenza di 500 W assolutamente in linea con il massimo prescritto dalla legge, ed una velocità massima di 25 km/h. In realtà, un gran numero di semplici kit di elaborazione può aumentare le potenze di picco fra gli 800 e i 1000 Watt, con velocità raggiungibili oltre i 40 chilometri l’ora.
Ora che avete visto il video, siete ancora così sicuri che non sia necessaria l'obbligatorietà del casco per i conducenti dei monopattini?
I MONOPATTINI IN ITALIA
A giugno 2019 è entrata in vigore la sperimentazione dei veicoli per la micromobilità, ovvero monopattini elettrici, hoverboard, segway e monoruota potevano circolare solo nei Comuni che intendevano avviare la sperimentazione, nelle aree pedonali (ad una velocità non superiore a 6 km/h), nelle piste ciclabili e nelle strade con limite di velocità di 30 km/h (ma non oltre i 20 km/h). Il decreto prevedeva inoltre che a guidarli fossero i maggiorenni, o anche i minorenni se in possesso di patente di categoria AM. Casco e assicurazione non erano obbligatori.
Ora la situazione è cambiata! Dal 1 gennaio 2020, come prevede un emendamento al Codice della strada, i monopattini vengono equiparati alle biciclette e sono utilizzabili in tutti i Comuni d’Italia, anche in quelli che non hanno aderito alla sperimentazione. Cominciamo da una rapida infarinatura sulle regole contenute nel Codice della Strada. Per poter circolare ovunque sia consentito alle bici, quindi su tutte le strade eccetto le autostrade, le extraurbane principali e i marciapiedi, i monopattini elettrici devono essere:
- forniti di un limitatore di velocità che permetta di impostare una soglia massima di 20 km/h (o 6 km/h per la circolazione nelle isole pedonali);
- dotati di una potenza inferiore o al massimo uguale ai 500 Watt.
Attenzione! Segway, hoverboard e monowheel NON sono stati compresi tra i dispositivi equiparabili alle biciclette: per essi valgono ancora le regole della sperimentazione che era stata predisposta con un decreto del Ministro Toninelli.
Per guidare un monopattino elettrico non serve la patente, non ci sono tasse da pagare (come il bollo, che invece è previsto per i ciclomotori) e non è necessaria l’assicurazione (sebbene sia consigliabile averne una per gli infortuni del conducente). L’unica differenza rispetto ai velocipedi è che con i monopattini elettrici non è permesso il trasporto di passeggeri o cose e non sono possibili forme di traino. Per essere in regola, i monopattini elettrici devono avere:
- un segnalatore acustico (il più comune, il campanello);
- un set di luci, in particolare una luce rossa posteriore.
Chi li guida, inoltre, nelle ore notturne dovrà indossare un giubbotto o delle bretelle riflettenti. Il casco invece non è obbligatorio, sebbene sia da più parti suggerito.
I PROBLEMI:
Un monopattino elettrico (e non solo) con motore fino a 500 Watt può raggiungere anche i 30 chilometri l’ora di velocità. Ad esempio, lo Xiaomi M365 è stato, e per certi versi è ancora, la miglior scelta tra i monopattini elettrici: dalla sua ha la potenza di 500 W assolutamente in linea con il massimo prescritto dalla legge, ed una velocità massima di 25 km/h. In realtà, un gran numero di semplici kit di elaborazione può aumentare le potenze di picco fra gli 800 e i 1000 Watt, con velocità raggiungibili oltre i 40 chilometri l’ora.