LA BIOMECCANICA DEL MOTOCICLISTA
L'analisi biomeccanica di un incidente che coinvolge un motociclo è complessa ed in genere, negli istanti immediatamente successivi all'impatto, il mezzo a due ruote ed il suo pilota seguono differenti percorsi fino alle rispettive posizioni di quiete. Il motociclista può riportare lesioni multiple per contatto contro diversi corpi esterni: il motoveicolo durante il distacco, l'eventuale autoveicolo coinvolto, la superficie stradale, le barriere laterali, i pali, i pedoni, le auto parcheggiate. Gli infortuni più comuni negli incidenti motociclistici riguardano le braccia e le gambe, poiché sono le prime parti "scoperte" del corpo. La lesione cerebrale deriva dall'impatto diretto del capo del motociclista contro gli elementi rigidi dell'autoveicolo (parabrezza, montanti, ...) oppure contro le infrastrutture dell'arredo urbano.
Si precisa che già di per se il cranio svolge una funzione di assorbimento dell’energia come meccanismo naturale in quanto la creazione di qualche piccola frattura nell'involucro osseo esterno consente di scaricare e di distribuire l'energia d'urto salvaguardando le strutture cerebrali più interne. Le forze che agiscono sul cervello durante una lesione producono movimenti, deformazioni e lesioni complesse. La calotta esterna del casco può impedire o diminuire gli effetti del trauma cranico attraverso la diffusione della forza d'urto: si ricorda infatti che l'impatto di una parte del corpo contro superfici piccole e rigide può generare dei traumi, in parte dovuti a concentrazione degli sforzi, mentre superfici ampie e morbide distribuiscono e riducono lo sforzo con minori conseguenze lesive. Le lesioni spinali e agli organi interni accadono con meno probabilità rispetto ai precedenti traumi. In particolare, la presenza del casco genera delle sollecitazioni complesse (trazione, compressione, flessione, estensione, flessione laterale, rotazione e taglio) che vanno a coinvolgere ed influenzare in maniera attiva anche il tratto cervicale con la possibile formazione di gravi lesioni.
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